Bonus per l'installazione di impianti fotovoltaici

Obblighi normativi per il fotovoltaico

Il Decreto Legislativo n. 28 del 2011 stabilisce l’obbligo di installare impianti di energia proveniente da fonti rinnovabili nelle nuove costruzioni e negli edifici soggetti a ristrutturazioni importanti, come gli interventi di demolizione e ricostruzione. Tra le varie opzioni disponibili, l’energia fotovoltaica è diventata la scelta preferita nella maggior parte dei casi, rendendo i pannelli fotovoltaici una vista sempre più comune sui tetti delle nostre città.

Tuttavia, anche negli edifici in cui l’installazione di impianti rinnovabili non è obbligatoria, la normativa italiana prevede alcuni incentivi che hanno contribuito a diffondere la tecnologia. Ecco una breve panoramica delle agevolazioni a disposizione.

Bonus ristrutturazione 50%

L’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, in quanto basato sull’impiego della fonte solare e, quindi, sull’impiego di fonti rinnovabili di energia, rientra tra gli interventi agevolati con il bonus ristrutturazione 50%.

Si tratta di una detrazione IRPEF ripartita in 10 rate di pari importo che si può applicare su una spesa massima di 96.000 euro.

Il massimale di 96.000 euro è inteso per unità immobiliare ed è condiviso con eventuali altri lavori oggetto dello stesso bonus.

La detrazione si può fruire sia per l’impianto stesso sia per l’installazione di eventuali sistemi di accumulo.

Superbonus

L’installazione di un impianto fotovoltaico rientra anche tra gli interventi cosiddetti “trainati” del Superbonus, oggi al 90%.

Può essere trainato sia dagli interventi di ecobonus sia di sismabonus, quindi:

  • coibentazione dell’involucro disperdente lordo per una superficie superiore al 25% del totale
  • sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale
  • opere volte alla riduzione del rischio sismico.

 

In questo caso, l’agevolazione è subordinata alla cessione in favore del Gestore dei servizi energetici – GSE (con le modalità previste all’articolo 13, comma 3 del decreto legislativo n. 387/2003) dell’energia non autoconsumata in sito o non condivisa per l’autoconsumo (nell’ambito delle comunità energetiche).

La detrazione IRPEF si ripartisce, in questo caso, in quattro quote annuali di pari importo.

Il bonus prevede un massimale di 48.000 euro per unità immobiliare ma comunque nel limite di spesa di:

  • 400 euro per ogni kW di potenza nominale dell’impianto in caso di interventi di manutenzione straordinaria
  • 600 euro per ogni kW di potenza nominale nel caso in caso di interventi di ristrutturazione edilizia, di nuova costruzione o di ristrutturazione urbanistica, di cui all’articolo 3, comma 1, lett. d), e) ed f) del Dpr n. 380/2001.

In merito alla possibilità di usufruire del superbonus per interventi di nuova costruzione o ristrutturazione urbanistica, tuttavia, l’Agenzia delle entrate non ha mai fornito adeguati chiarimenti.

Un ulteriore massimale di 48.000 è disponibile per l’installazione di sistemi di accumulo, nel limite di spesa di euro 1.000 per ogni kWh di capacità di accumulo.

Scambio sul posto

Lo scambio sul posto è un meccanismo incentivante che permette ai proprietari di impianti fotovoltaici di utilizzare l’energia prodotta direttamente per le proprie necessità e, contemporaneamente, di cedere l’eventuale surplus di energia alla rete elettrica.

In pratica, la prima destinazione dell’energia prodotta è l’autoconsumo, ovvero l’uso diretto dell’elettricità prodotta per alimentare le apparecchiature elettriche dell’edificio in cui l’impianto è installato.

Se però l’impianto fotovoltaico produce più energia di quella consumata localmente, il surplus viene ceduto alla rete elettrica. Questo avviene in modo automatico tramite il contatore di scambio, che registra sia l’energia consumata dall’edificio che quella immessa nella rete.

Utilizzando direttamente l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico, si riduce la quantità di energia acquistata dalla rete elettrica, contribuendo a ridurre le spese per le bollette energetiche.

Lo Scambio sul posto non è per la verità considerato un incentivo per cui è cumulabile con i bonus fiscali prima descritti.

Altri incentivi non più in vigore

Molto ha contribuito, in passato, per lo sviluppo del fotovoltaico in Italia, il Conto Energia, un meccanismo di incentivazione introdotto con la Direttiva comunitaria 2001/77/CE recepita con l’approvazione del Decreto legislativo 387 del 2003.

Il funzionamento del Conto Energia era basato su un meccanismo di tariffa incentivante, in cui i proprietari di impianti fotovoltaici ricevevano un incentivo economico per ogni kWh di energia prodotta e immessa nella rete elettrica. La tariffa era stabilita in base alla potenza dell’impianto e alla sua tipologia (ad esempio, se l’impianto fosse installato su un edificio o su una struttura a terra).

Le tariffe erano generalmente garantite per un periodo di tempo prestabilito (solitamente 20 anni) per assicurare una certa stabilità agli investimenti e incoraggiare lo sviluppo a lungo termine delle energie rinnovabili.

 

Grazie a questo incentivo, molti cittadini, aziende e istituzioni hanno investito nell’installazione di impianti fotovoltaici, contribuendo a diffondere l’uso dell’energia solare nel Paese.

Il meccanismo del Conto Energia ha subito delle variazioni nel corso degli anni, con aggiornamenti delle tariffe e dei periodi di incentivazione. Le disposizioni di incentivazione non sono state più applicate dal 6 luglio 2013 dopo il raggiungimento del tetto di 6,7 miliardi di euro.  

La Legge di Bilancio per il 2022 aveva poi introdotto il cosiddetto “bonus sistemi di accumulo”.

Si trattava di un credito di imposta riconosciuto per le spese documentate sostenute tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022, per l’acquisto di batterie di accumulo per sistemi alimentati da fonti rinnovabili (non solo fotovoltaico).

Le batterie potevano essere acquistate anche a supporto di impianti già esistenti, per i quali si beneficia degli incentivi dello scambio sul posto, mentre erano esclusi i sistemi incentivati dal Conto Energia.

Il bonus non è stato ulteriormente prorogato.

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